Il Progetto
Il più grande impianto di compostaggio d’Europa.
Un progetto ampio che ci vede impegnati da quasi 5 anni per la costruzione di impianti di biocelle, vasche in calcestruzzo adibite a ricezione, stoccaggio e pretrattamento rifiuti, impianti di depurazione e di biogas per la società S.E.S.A Spa di Este.
Il polo impiantistico si occupa della raccolta differenziata, gestione e recupero dei rifiuti che vengono riutilizzati nella produzione energetica. Il vecchio impianto di smaltimento, realizzato dal Comune di Este, nel corso degli anni è stato adeguato alla Normativa Europea e completato con la realizzazione della captazione del percolato, l’aspirazione del biogas e relativo recupero energetico con produzione di energia elettrica. La raccolta differenziata permette di sostituire il conferimento del rifiuto in discarica con un circuito di recupero e riciclaggio e la successiva conversione in energia.
L’impianto di compostaggio tratta la frazione organica proveniente da raccolta differenziata urbana. Il processo di compostaggio è di tipo aerobico in biocella e con condizioni controllate dal governo elettronico. Il prodotto che si ottiene è biologicamente stabile ricco di humus in flora microbica attiva che è un nutrimento essenziale per le piante e rende fertili i terreni.
Il percolato della discarica, esaurita ed in coltivazione, viene drenato e conferito al depuratore chimico fisico, mentre il biogas viene captato e convogliato all’impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica.
Opere realizzate
Il progetto ha previsto la realizzazione di nuovo capannone adibito a ricezione, stoccaggio, pretrattamento e biossidazione dei rifiuti da compostare con relativo biofiltro e scrubber. Il nostro intervento presso il polo impiantistico ha compreso la realizzazione di diversi manufatti in calcestruzzo armato:
BIOCELLE DI OSSIDAZIONE
L’area adibita a biocelle di ossidazione è costituita da 8 tunnel di larghezza 8 metri e lunghezza 50, suddivisi da muri in c.a di altezza 7 metri per un volume geometrico pari a circa 2.690 mc cadauno. La copertura delle biocelle è un solaio piano.
Due blocchi di tunnel chiusi, adibiti a biofiltro, sono stati realizzati in testa alle biocelle di biossidazione, separati mediante sala tecnica e plenum aria. Ulteriori tre biocelle/biofiltro sono state ricavate in adiacenza alle biocelle di biossidazione e utilizzate secondo necessità. Ogni tunnel/biofiltro ha dimensioni di 8×50 m e altezza 7 m, pertanto l’area complessiva del biofiltro in testa alle biocelle è di circa 3.200 m² cui corrisponde, nota l’altezza del letto filtrante di circa 2m, un volume totale filtrante di circa 6.400 m³.
Le nuove biocelle, in sostituzione delle precedenti, mantengono inalterate le quantità lavorate autorizzate, ed il processo di ossidazione.
Sono state posate tubazioni per l’aerazione delle biocelle. Le lavorazioni in particolare hanno previsto:
- posa delle dime in ferro (ancorate alla platea di cls con tasselli)
- posa delle tubazioni in pvc
- posa della pavimentazione con getto di copertura
DEPURATORI BIOLOGICI E DIGESTORI ANAEROBICI
I lavori hanno previsto anche la realizzazione di:
- 2 nuovi depuratori biologici con vasche di trattamento reflui per la filtrazione dei reflui trattati. Le dimensioni esterne di ciascun depuratore sono circa 42×60 metri. Le vasche sono separate all’interno e perimetralmente da muri in calcestruzzo spessi 60 cm, che arrivano ad un’altezza di 8 metri, con un complesso di passerelle/mensole sulla sommità.
Abbiamo studiato e progettato un sistema di casseratura per poter eseguire in sicurezza i getti di queste mensole in calcestruzzo. Durante i lavori è stato prodotto, sotto nostra commissione, un cassero metallico ad hoc che rendesse semplice il getto di elementi sporgenti in calcestruzzo. - 1 bacino di quattro digestori anaerobici per la produzione di biogas composto da fondazione a platea di dimensioni 48,10×51,70 metri e muri in calcestruzzo, questi ultimi alti da 3,50 metri fino a più di 9,00 metri;
- vasca in calcestruzzo per FORSU (Frazione Organica da Raccolta differenziata R.S.U.) liquida ;
- nell’area “digestione anaerobica” di cantiere, sono stati realizzati muri CRIMAN in c.a. di altezza 6 metri e vasche seminterrate per stoccaggio liquidi. I muri, realizzati a “C”, hanno struttura adeguata a sostenere macchine dedicate alla sgrigliatura del digestato in uscita dai digestori;
- 1 vasca scrubber in testa alle biocelle realizzata per il lavaggio delle arie esauste provenienti dall’impianto. Lo scrubber ha una profondità di circa 3.50 m dal p.c. e altezza interna di circa 6 metri;
- 1 locale tecnico, annesso ad un depuratore, in calcestruzzo armato. I muri gettati in opera raggiungono un’altezza di 7,00 metri.
RAMPA
A servizio dell’accesso ad un edificio produttivo è stata costruita una rampa per una lunghezza totale di 120 metri ed un’altezza che arriva a 8 metri in prossimità della sommità della stessa. Dopo le operazioni di scavo e sbancamento sino alla profondità di progetto, sono stati eseguiti in opera i muri di contenimento ed i parapetti. Un solaio in elementi prefabbricati precompressi ed un getto collaborante soprastante ne hanno completato l’esecuzione.
ALTRE OPERE ESEGUITE ALL’INTERNO DEL POLO IMPIANTISTICO
- Ampliamento capannone
- Cabina ENEL
- Tettoia sud
- Muri in c.a. all’intenro di un capannone
- Platea di fondazione zona chimici
- Muri di chiusura della cabina FTU
- Box carri bombolai in c.a.
- Tettoia biometano
- Recinzioni in c.a.
Area di lavoro
Inizio lavori
Ore di lavoro
Dipendenti coinvolti
Dettagli tecnici
Il capannone adibito a sezione ricezione, stoccaggio e pretrattamento rifiuti compre un’area di circa 15.766 m².
Nel blocco di 19 biocelle di dimensioni 8×50 metri con relativo scrubber/sala tecnica di dimensioni 8×156 metri, le prime 8 biocelle sono destinate ad ossidazione della miscela, le seconde 8 alla maturazione, mentre le tre finali vengono utilizzate come biocelle/biofiltro secondo necessità.
Le nuove biocelle sono state realizzate con la medesima tecnologia di quelli esistenti, con pavimentazione in calcestruzzo completa di condotte annegate nel calcestruzzo stesso per l’insufflazione di aria dal basso nella matrice.
In testa a ogni biofiltro è installato un ventilatore a velocità variabile che aspira l’aria proveniente dallo scrubber in testa alle biocelle di biossidazione e la insuffla dal basso nel letto del biofiltro stesso attraverso condotte annegate nella pavimentazione delle celle. Per l’uscita dell’aria in atmosfera sono previste delle aperture sulla copertura di ciascun biofiltro che permette di convogliare le emissioni e ne facilita il campionamento. Ciascun foro di uscita ha sezione 6 mq.
Una sala tecnica ventilatori è posizionata in testa alle biocelle e sopra la vasca scrubber. Al suo interno i ventilatori per il trattamento arie di processo che aspirano l’aria proveniente dal capannone e la inviano alla relativa biocella, mentre quella in esubero viene inviata allo scrubber.
Nello scrubber l’aria viene lavata, raffreddata e umidificata prima di essere inviata alle biocelle adibite a biofiltro. L’acqua per l’umidificazione dell’aria viene nebulizzata da ugelli collegati a una condotta fissata al solaio dello scrubber.
Davanti a ciascuna biocella adibita a biofiltro un ventilatore aspira l’aria dallo scrubber e la invia al biofiltro per il trattamento finale prima dell’emissione in atmosfera.
Al termine della prima fase di ossidazione il compost ottenuto viene vagliato con una stazione di vagliatura intermedia a due stadi intermedi. Tale vagliatura asporta la frazione costituita in prevalenza da residui legnosi e in parte minore da corpi estranei (costituiti prevalentemente dai sacchetti di conferimento della FORSU). La stazione di vagliatura intermedia effettua un prima separazione grossolana in tre frazioni: sovvalli a frazione grossolana, sovvalli a frazione intermedia e sottovaglio da maturare.
La movimentazione ed il carico della miscela in biocella avviene tramite nastro trasportatore automatico chiuso, al fine di ridurne i costi energetici e aumentare l’efficienza. Il materiale verrà poi distribuito all’interno di ogni singola biocella mediante carroponte.
I digestori anaerobici producono biogas da FORSU liquida mentre i depuratori biologici trattano i reflui e filtrano i reflui trattati.
La Baraldo Costruzioni S.r.l nasce dalla professionalità e dall’esperienza maturata nel campo dell’edilizia da oltre 30 anni e mantiene tutt’oggi quella identità professionale definita già dalla sua costituzione e alla quale non ha mai rinunciato.


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